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“Giovannini d'oro” e “Corona ferrea”
di Franco Bernardi


Rosella Stucchi, presidente dell'ANPI di Monza con Egeo Mantovani, il sindaco e Angela Ronchi

Anche quest'anno per San Giovanni, nella splendida cornice dell'Arengario, sono state consegnate le benemerenza civiche, assegnate da un'apposita commissione ad alcuni cittadini meritevoli e ad un'associazione: quattro “San Giovanni d'oro” ed una “Corona ferrea”.
Ai tre “Giovannini” degli scorsi anni la giunta ha deciso di aggiungerne uno alla memoria, e il prescelto è stato Elio Malvezzi, sindaco negli anni Ottanta, ricordato in particolare per il suo impegno civico anche a favore della realizzazione dell'ospedale nuovo. Il fratello Giangusto e la sorella hanno pubblicato in suo ricordo il libro "La politica come missione".
Gli altri tre premiati sono stati Luigi Angeli, avvocato, per trent'anni vice pretore onorario, interprete rigoroso dei valori democratici e repubblicani, ex comandante partigiano, decorato di medaglia di bronzo e di croce al merito, deputato al parlamento.
Poi Ghi Meregalli, appassionata di storia locale e instancabile promotrice del corteo storico che si svolge ormai da molti anni in occasione della festa di San Giovanni.
Infine Giuseppe Viganò promotore delle associazioni “Amici dell'ospedale” e “Promozione umana” per la solidarietà verso i Paesi del terzo mondo. Nel breve discorso di ringraziamento ha lanciato la proposta che ciascuno dei cinquanta comuni che formeranno la nuova provincia di Monza e della Brianza si impegni a realizzare un pozzo nell'Africa sub-sahariana: cinquanta nuovi pozzi per un continente che muore anche di sete.

Ma quest'anno, in cui abbiamo da poco celebrato il sessantesimo anniversario della Liberazione, ha acquisito un particolare significato il premio “Corona ferrea” attribuito alla sezione Gianni Citterio di Monza dell'ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d'Italia – con questa motivazione:

“Da sempre si batte con fattivo impegno per ricordare e trasmettere alle giovani generazioni i valori della Resistenza e della Democrazia, quest'anno con uno slancio ancora più appassionato in occasione del 60º della Liberazione.”

E' davvero quasi incredibile l'attività, l'impegno e l'entusiasmo di questi “vecchietti” che sono ora più che mai in prima fila nella difesa della Costituzione, nata dalla Resistenza, seriamente minacciata dalle aberranti e liberticide modifiche che l'attuale maggioranza tenta unilateralmente di imporre al Paese. Il 25 aprile a Milano l'intervento più incisivo, oltre che appassionato, è stato quello del senatore Raimondo Ricci, un ex partigiano genovese, ultraottantenne naturalmente, non vedente e che di conseguenza era stato accompagnato al palco e aveva parlato totalmente a braccio. E il nostro Presidente Ciampi non perde occasione di richiamarsi ai valori fondanti della Resistenza. Gli ex partigiani sono sempre più vecchi e sempre di meno, purtroppo, ma l'attività più impegnativa dell'ANPI di Monza è proprio quella di trasmettere ai giovani il testimone, con contatti frequenti con le scuole, le testimonianze di ex deportati, ex internati e partigiani nelle scuole ed in pubblici incontri e la collaborazione con gruppi autonomi di giovani come la sinistra giovanile dei DS, il Foa Boccaccio, il Blob di Arcore, gli Anticorpi e via dicendo.
Non per nulla gli iscritti all'ANPI di Monza sono passati dai poco più di trecento del 2004 ad oltre quattrocento quest'anno.

Un premio ampiamente meritato che è stato accolto con entusiasmo, con il sindaco che ha voluto concludere la cerimonia con una foto di gruppo con gli iscritti all'ANPI con il loro bravo fazzoletto tricolore, quello che ha sostituito quelli rossi delle brigate Garibaldi e Matteotti e quelli azzurri, verdi e di altri colori dei diversi partiti antifascisti uniti nel CLNAI, il Comitato di liberazione nazionale dell'Alta Italia.

Franco Bernardi

parte del pubblico, sotto i portici dell'Arengario parte del pubblico, sotto i portici dell'Arengario
premiati e pubblico sotto i portici dell'Arengario - foto Fr.I. - l'Arengario


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  26 giugno 2005